Un nuovo studio condotto da Accenture esamina l'ipotesi che i millennials acquistino in modo diverso dalle fasce demografiche più anziane. Secondo l'indagine mondiale di Accenture condotta su 6,000 persone tra cui 1,707 millennials nati tra il 1980 ed il 2000, molte abitudini di shopping dei millennials sono in linea con quelle della Gen X, nati tra 1965 e 1979 e dei Baby Boomers, nati tra 1946 e 1964. Ad esempio, più della metà degli intervistati di tutti e tre le fasce demografiche hanno affermato di cercare “l'opzione di reso più economica”. Inoltre, il 41% degli intervistati di tutti e tre i gruppi, ha dichiarato di praticare “showrooming” - esaminare la merce in un vicino retail store e quindi acquistarla online per trovare il prezzo più basso - più spesso rispetto ad un anno fa.
L'analisi di Accenture indica che questo spostamento è dovuto, in parte, all'attuale livello elevato di penetrazione degli smartphone, che può consentire ai clienti di cercare facilmente un articolo in modo digitale, anche mentre si trovano in un negozio. Il 36% degli intervistati di tutte e tre le generazioni ha dichiarato che andrà online per acquistare dal sito Web di un retailer se desidera un prodotto quando i negozi del brand sono chiusi. In media, l'89% ha affermato che l'accesso alle informazioni sulla disponibilità dei prodotti in tempo reale influenzerebbe le loro scelte di acquisto in termini di negozi che frequenterebbero. Tuttavia, lo studio ha anche rivelato alcune preferenze di acquisto specifiche dei millennials. Ad esempio, il 68% richiede una customer experience integrata e senza soluzione di continuità indipendentemente dal canale. Quasi tutti, 95%, gli intervistati millennials vogliono che i brand li 'corteggino' attivamente, tra cui inviare via e-mail i coupon o spedirli a casa loro. Ma in un'altra risposta i millennials dimostrano che molte delle loro abitudini di acquisto rispecchiano quelle delle generazioni precedenti, l'82% infatti preferisce i negozi fisici.