PepsiCo ha aumentato ed ampliato, per il prossimo decennio, il suo impegno nel ridurre il numero di sue bevande zuccherate in quanto il governo sta tassando sempre più soft drinks e succhi di frutta nel tentativo di ridurre il tasso di obesità e di diabete negli Stati Uniti. Almeno due terzi del volume complessivo di bibite della compagnia avrà non più di 100 calorie da zuccheri aggiunti per porzione entro il 2025, ha dichiarato PepsiCo in un comunicato ufficiale. Al momento questa percentuale è inferiore al 40%. In precedenza la compagnia aveva già annunciato di porsi come obiettivo la riduzione del 25% degli zuccheri aggiunti nelle sue bevande per i brand chiave entro il 2020. Questa mossa giunge poco dopo che la World Health Organization si è raccomandata che i governi applicassero tasse aggiuntive sulle bibite zuccherate, dichiarando che aumentando del 20% i prezzi di vendita di tali prodotti, il consumo sarebbe calato di almeno un quinto. Più di un adulto su tre sopravveso, secondo la United Nations agency.
Il Regno Unito ha annunciato una tassa sullo zucchero quest'anno e misure simili sono state implementate in Messico, Ungaria e in alcune città degli Stati Uniti come Philadelphia. La World Health Organization consiglia alle persone di limitare gli zuccheri aggiunti a meno del 10% del loro fabbisogno energetico e sostiene che tenere questo quantitativo sul 5% è anche meglio a livello di salute. PepsiCo, insieme a Coca-Cola e Dr Pepper Snapple Group, si impegnarono nel 2014 a tagliare le calorie delle loro bevande del 20% nell'arco del decennio successivo introducendo porzioni più piccole e opzioni a minor tenore calorico. PepsiCo ha anche posto obiettivi per ridurre la percentuale di prodotti con alti livelli di grassi saturi e sodio, come parte di una serie di progetti a più ampio spettro rivolti alla salute e alla sostenibilità.