I consumatori — specialmente i Millennials — preferiscono sempre più prodotti ed esperienze personalizzati. Le cinque categore retail che eccellono nell'offrire proposte customizzate sono: abbigliamento e calzature, cibi e bevande, tecnologia, vacanze e viaggi, e articoli per la casa, secondo il report emesso da YouGov, “Made to Order: An analysis of U.S. consumers perceptions towards personalization”. Secondo i dati, il 29% dei consumatori americani ha abbigliamento o scarpe personalizzate, o cibi e bevande, rispettivamente. Il 27% possiede prodotti tecnologici customizzati. Il 25% ha creato viaggi e vacanze ad hoc, ed il 22% ha invece personalizzato articoli per la casa. L'interesse nella personalizzazione è così alto che si prevede resterà tale nell'economia attuale. Un americano su dieci considera l'avere prodotti fatti su misura come prioritario, e nel complesso, circa uno su tre esprime interesse nel fatto di poter personalizzare.
I Millennials sono i più attratti da merchandise ed esperienze customizzate. Il 30% di questi shopper è altamente istruito e il 31% possiede almeno $1.000 di reddito mensile disponibile. Parte del fascino della personalizzazione è la sua capacità di trasformare un prodotto in un regalo, consentendogli di essere sia unico che speciale. Questo potrebbe essere il motivo per cui l'8% degli americani ha dichiarato di aver personalizzato un prodotto per qualcun altro. Questi ultimi costituiscono il 28% dei personalizzatori negli Stati Uniti e il 52% di questo gruppo si dichiara disposto a pagare in più per la customizzazione. “L'economia della personalizzazione continuerà a crescere e a dare forma a ciò che i consumatori si aspettano da prodotti e servizi. Se un brand offre già la personalizzazione o sta ancora testando le acque, è fondamentale capire cosa interessa al suo cliente. Dal punto di vista delle opportunità, i brand possono avvicinarsi ai loro clienti utilizzando la personalizzazione come strumento di trasformazione, che trasforma un prodotto in un'esperienza condivisa utilizzando le risorse di un brand e il senso di identità del cliente.”