La maggior parte degli shoppers Gen Z preferiscono fare shopping nei negozi fisici – soprattutto quando le location sono convenienti. Secondo una ricerca condotta sugli acquirenti Gen Z (dai 18 ai 22 anni) dal provider di dati e prospetti Profitect, il 42% degli intervistati preferisce acquistare in negozio vs online. Un ulteriore 34% preferisce acquistare in-store e online in ugual modo, mentre solo il 23% ha indicato che preferisce acquistare solo online. “Il nostro sondaggio sugli shoppers Gen Z ha rilevato che l'esperienza di acquisto in negozio svolge ancora un ruolo importante nel percorso di shopping, anche con i nativi digitali come loro,” ha dichiarato Guy Yehiav, CEO di Profitect. “Da prezzi e offerte, alla facilità di restituzione, alla possibilità nel verificare la disponibilità dei prodotti, i dati dimostrano che i retailer non devono trascurare l'importanza di una forte strategia in-store e online.”
Alla domanda su quale sia il fattore che maggiormente influenza la scelta di acquistare in un determinato negozio rispetto ad un altro, il 48% degli intervistati di Gen Z ha indicato chela location sia comoda. Inoltre, il 65% ha affermato che il metodo più conveniente e comodo per restituire un articolo acquistato online era quello di entrare nel negozio. “Con quasi la metà degli acquirenti Gen Zer che sceglie la comodità, soprattutto al momento del reso, un numero maggiore di retailer dovrebbe prendere in considerazione di permettere di effettuare ritiro prodotti e reso attraverso la propria rete di partner o i propri brand”, ha affermato Yehiav. “Mentre Amazon si è affrettato a sfruttare questo vantaggio attraverso Kohl's e Whole Foods, altri retailer come Ascena, Abercrombie & Fitch e altri con più brand sono pronti a stabilire questi canali.” In linea con la preferenza degli intervistati di acquistare nei negozi, il sondaggio ha rilevato che il 46% di Gen Zers ha notato che il poter girare e guardare nei negozi è la loro più grande influenza per fare acquisti. Inoltre, il 67% degli intervistati ha indicato che il fattore che maggiormente li spinge ad aggiungere più articoli al proprio carrello è il loro stato emozionale in quel momento. Inoltre il 40% ha dichiarato che i prodotti esposti in negozio influiscono sull'aggiunta di articoli al proprio carrello. Facendo riferimento all'importanza della presenza omnichannel dei retailer, il 33% ha notato che la pubblicità online ed in-store li influenzano per aggiungere articoli al proprio carrello. “Una scoperta interessante è che, una volta che gli shoppers sono nel negozio, tendono ad essere influenzati dalle loro emozioni e quindi una strategia d'acquisto 'impulsiva' è fondamentale, così come le esposizioni in-store e le pubblicità online devono essere allineate”, ha affermato Yehiav. “A questo punto, c'è una forte motivazione per i retailer per portare i Gen Zers nei negozi al fine di agire su quegli acquisti impulsi ed ampliare i loro carrelli.” Alla domanda di indicare i due principali motivi per fare acquisti presso un determinato retailer, solo l'11% degli intervistati ha affermato che gli esperti o i consulenti in negozio che possino aiutarli a fare shoppin sono importanti. Quando viene chiesto cosa li spinge ad aggiungere più articoli a un carrello, il 19% ha selezionato collaboratori o addetti alle vendite in negozio. Tuttavia il 57% ha affermato che uno scarso servizio clienti sarebbe il motivo principale per cui smetterebbe di fare acquisti presso un retailer preferito. “Se i dati indicano che i Gen Zers amano ricercare ciò che desiderano da soli piuttosto che consultare un addetto alle vendite, ciò dimostra anche che la shopping experience può facilmente peggiorare se l'esperienza con il personale è scarsa,” ha aggiunto Yehiav. “Alla luce di queste informazioni, i retailer dovrebbero garantire che il personale in negozio sia adeguatamente formato e disponibile quando necessario.”