Per Nicolaj Reffstrup, chief executive officer of del brand con sede a Copenhagen Ganni, la decisione di entrare nel mercato statunitense è giunta quasi per caso. “Ogni volta che noi o i nostri amici abbiamo indossato qualche capo Ganni a New York – che è la nostra città preferita – i commenti sono sempre stati molto positivi,” ha affermato Reffstrup. “Per tanto abbiamo deciso di provare.” L'espansione del label danese sembra essere fatta con nonchalant. Reffstrup non ha infatti in programma un rollout aggressivo. “Non attueremo strategie di marketing a lungo termine. Non siamo di proprietà di un fondo private equity. L'unica pianificazione a lungo termine che facciamo sono le partnerships che mettiamo in atto per realizzare una distribuzione.” L'approccio lento e graduale sembra ripagare: Ganni ha creato un team stampa e vendite negli States e debutterà su shopbop.com così come in alcune selezionate boutique tra cui Grethen House a Minneapolis e P.45 a Chicago. Il brand ha tenuto un party presso i Ludlow Studios a Manhattan durante la New York Fashion Week per presentare la sua collezione autunnale. Frans Truelsen fondò Ganni nel 2000, e nel 2008, Reffstrup e sua moglie, Ditte, che è la direttrice creativa, hanno rilevato l'azienda. Il duo continua ad accrescere il profilo del brand nei suoi mercati consolidati in tutta Europa, dove Ganni possiede al momento 16 concept store, 12 dei quali stand-alone e 4 concessioni all'interno di department stores in Danimarca, Norvegia e Germania.