Una recente ricerca condotta da Aprimo, una compagnia Teradata, in collaborazione con la analista di Forrester Research, Sucharita Mulpuru, ha evidenziato che una persona su cinque ama fare "showrooming"— visitare cioè retail store per provare prodotti e quindi cercare e controllare su mobile device il prezzo migliore online. Di questi consumatori che già hanno questa abitudine, il 33 percento dichiara di usare le informazioni acquisite visitando i negozi per poi acquistare altrove. Il trend è previsto in crescita con il 96 percento degli intervistati che sostiene di avere in programma di utilizzare maggiormente i propri smartphone per effetuare ricerche su prezzi in futuro. L’indagine inoltre ha anche riscontrato che i consumer electronics sono gli articoli maggiormente price-checked in-store, seguiti da alimentari e da abbigliamento/calzature. “I retailer sono sempre desiderosi di ricevere questo tipo di informazioni in quanto li aiutano a modificare e adattare le loro strategie per competere in quanto i mobile device continuano a distruggere lo status quo,” ha dichiarato Marc Schroeder, vice presidente, Industry Solutions presso Aprimo. "L’opportunità qui è di sfruttare tecnologia e buon senso, e di passare ad una proposta consumer-centric attraverso miglior servizio, minor perdita di tempo e offerte valide. I retailer hanno bisogno di nuovi modi per creare loyalty e brand value. I retailer fisici non vinceranno nel lungo termine focalizzandosi solo sul prezzo.”