Il brand Coach ha deciso di ridurre il numero di department store in cui saranno in vendita le sue borse, nel tentativo di ristabilire l'equità del brand e di incrementare le vendite dei suoi prodotti. Questa mossa, secondo un articolo di Christian Science Monitor, dimostra ancora una volta il passaggio che sta avvenendo nel mercato, dove le compagnie come Coach non sono più necessariamente dipendenti dai department store come in passato. Nell'ultimo anno sempre più spesso si è sentito o letto in merito alle lotte che delle catene di department store. Inizialmente, le vendite più basse nella stagione invernale sono state attribuite al clima più mite, ma è chiaro a tutti che il problema va al di la dell'influenza di madre natura sul retail. I consumatori più giovani, che fanno i lavori meno retribuiti e faticano a pagarsi i debiti del college, non sono in una posizione di poter spendere centinaia o migliaia di dollari in prodotti di lusso. Per quanto riguarda colori con i soldi, molti sono più inclini a investire in prodotti di elettronica che in abbigliamento e accessori. Infine, anche quando fanno acquisti, una sempre crescente percentuale di persone preferisce compare su Amazon.com o comunque online invece che doversi recare in un department store. Coach si può permettere il lusso di andare via dai centri commerciali in quanto il brand è in grado di vendere direttamente ai consumatori attraverso i suoi negozi e il suo sito web. Questa strategia, adottata da molte aziende sia fashion che non, come anche Apple, potrebbero proprio essere dove sta il futuro di Coach.