Una ricerca condotta dal team retail di Morgan Stanley sostiene che Amazon veicolerà il 19% del mercato dell’abbigliamento statunitense entro il 2020. La crescita della quota conquistata dal gigante di Internet andrà soprattutto a discapito dei department store. Secondo una stima lo scorso anno Amazon avrebbe realizzato 17,9 miliardi di dollari con le vendite di abbigliamento, il 6,7% del totale: un dato che colloca la società fondata da Jeff Bezos subito dietro la famosa catena Wal-Mart che, secondo Morgan Stanley, controlla il 7,5% della distribuzione di abbigliamento negli Usa. Secondo il team di analisti, guidati da Brian Nowak, Amazon è ancora nella fase iniziale di “accaparramento” di questo settore, considerato il suo sempre maggior focus sulla moda e l’abbigliamento di fascia alta.
Nowak sostiene che gli Internet retailer, guidati da Amazon, hanno incrementato le vendite di moda per 27,8 miliardi di euro dal 2005, mentre i department store hanno avuto una perdita di 29,6 miliardi di euro, secondo quanto risulta da Euromonitor e da dati del governo Usa. Nowak ha dichiarato: “Ci aspettiamo che il declino delle vendite da parte dei department store aumenti dal 6,5% annuale, che ha caratterizzato gli ultimi 10 anni, all’8,5% da qui al 2020.” Il cambiamento previsto nelle quote di mercato, se si avverasse quanto predetto da Nowak, potrebbe portare grandi stravolgimenti nell’industria della moda: i brand potrebbero avvertire una maggiore pressione verso una vendita diretta attraverso Amazon. Naturalmente i consumatori dovrebbero iniziare a concepire Amazon sempre più come una destinazione per acquisti selezionati che come un discount.