Ikea ha acquisito Geomagical Labs, startup di imaging basata sull'intelligenza artificiale per aiutare a migliorare i suoi strumenti di visualizzazione virtuale della casa. Geomagical Labs, che ora è stato acquisito dalla società madre Ikea Ingka Group per una somma non divulgata, ha sviluppato una gamma di strumenti che consentono ai clienti di “giocare a travestire” le loro case praticamente utilizzando i propri smartphone. La sua tecnologia di punta consente ai clienti di scansionare le loro stanze utilizzando la fotocamera dello smartphone, quindi rimuovere tutti i mobili e gli oggetti in un rendering 3D digitale. Con un rendering 3D vuoto di qualsiasi stanza scelta, i clienti possono quindi sperimentare modificando virtualmente la stanza e inserendo nuovi mobili all'interno. Ikea ha già lanciato un software che consente ai clienti di fare una cosa simile con i propri mobili, ma l'amministratore delegato del digitale di Ikea Retail, Barbara Martin Coppola, ha affermato di aver acquisito l'azienda perché la sua tecnologia “è eccezionale e rivoluzionaria.” Nel frattempo Geomagical Labs ha affermato che Ikea si sarebbe assicurato che la sua tecnologia avrebbe visto la luce del giorno e sarebbe stata utilizzata anziché essere assorbita da un team di sviluppo più ampio. A settembre Ikea ha annunciato che la sua app Place, originariamente lanciata nel 2017, ora consentirebbe agli utenti di allestire virtualmente un'intera stanza con i mobili, offrire ai clienti consigli per l'arredamento della casa e persino scansionare oggetti di arredo e trovare articoli simili nel suo catalogo. All'epoca Gerry Rogers, leader della trasformazione digitale di Ikea, ha dichiarato: “A volte tutti abbiamo bisogno di quel po' di ispirazione che stimola nuove idee. Questo è esattamente ciò che vogliamo ottenere con Ikea Place. Nella prospettiva più ampia, Ikea Place non riguarda AR o AI. Si tratta di rendere più accessibile l'esperienza di arredamento per la casa Ikea. Per fare ciò, stiamo esaminando le tecnologie più recenti, non per il bene della tecnologia, ma per creare una vita quotidiana migliore per molte persone.”