Tesco installerà migliaia di pannelli fotovoltaici, allestirà fattorie solari e lancerà una flotta di consegna completamente elettrica poiché vuole intensificare in modo significativo gli sforzi per essere a emissioni zero. Il più grande retailer del Regno Unito si impegna a raggiungere il suo obiettivo entro il 2035. Per realizzare questo ambizioso obiettivo, Tesco afferma che inizierà ad utilizzare furgoni elettrici per le consegne già da subito, con l'intenzione di rendere elettrica l'intera flotta entro il 2028. Da marzo, quando è stato annunciato il primo lockdown del Regno Unito, Tesco ha rapidamente ampliato la sua capacità di consegna a domicilio per soddisfare la domanda alle stelle e ora vanta 1,5 milioni di slot di consegna ogni settimana, rendendo la sua flotta un punto focale per i suoi obiettivi relativi alle emissioni. Nel frattempo Tesco ha annunciato l'intenzione di installare migliaia di pannelli fotovoltaici nei suoi store, investendo massicciamente nei parchi solari nel tentativo di utilizzare solo energia rinnovabile entro il 2030. In collaborazione con l'investitore di energie rinnovabili Low Carbon, Tesco costruirà tre parchi solari ad Anglesey, Essex e Oxfordshire in grado di generare 130 GWh ogni anno. Questo è sufficiente per alimentare quasi 45.000 case con tre camere da letto e Tesco prevede di reimmettere l'energia in eccesso nella rete nazionale. Passando all'energia rinnovabile, Tesco afferma che ogni anno verranno risparmiate 30.308 tonnellate di CO2. Questa mossa giunge in quando piccoli retailer e gruppi di imprese hanno esortato il governo a fornire aiuto per consentire loro di passare a operazioni più green. In una lettera congiunta scritta da CBI, BCC, FSB, Make UK e Institute of Directors, il gruppo ha affermato: “Le grandi aziende hanno grandi budget per le iniziative green, ma le aziende più piccole hanno bisogno di supporto per assicurarsi di non rimanere indietro. In un momento in cui tutti i partiti politici sostengono l'obiettivo che il Regno Unito dovrebbe essere privo di emissioni di anidride carbonica entro il 2050, ora spetta al governo garantire che le imprese non siano colpite in modo sproporzionato.”