I prezzi in tutto il settore sono calati del 2% rispetto allo scorso anno, rispetto al calo dell'1.6% del mese di luglio, secondo i dati emessi dal BRC Nielsen Shop Price Index. La deflazione dei prezzi degli alimentari ha raggiunto l'1.1% ad agosto, dallo 0.8% di due mesi prima. Si tratta del più elevato calo anno su anno dal 2006, anno in cui si iniziò a calcolare l'index. Nello specifico, i prezzi del food fresco sono calati dell'1.5%, mentre quelli degli alimentari confezionati dello 0.6%. “La quota di spesa sugli alimentari continua a scendere, fino al 28%, in quanto i retailer optano per tagli permanenti dei prezzi invece di puntare su offere multi acquisto o altre promozioni,” ha notato BRC. La deflazione non-food ha accelerato al 2.5% ad agosto, dal 2.2 di luglio.
I prezzi di abbigliamento e calzature hanno registrato il calo più importante, con una riduzione del 6.8% anno su anno. “Il calo dei prezzi questo agosto rispetto allo scorso anno è stato causato da una combinazione di più fattori: continuazione dell'attività di promozione, riduzione dei prezzi del petrolio e una sovrabbondanza di grano che pesa sui prezzi del food,” ha affermato la chief executive di BRC Helen Dickinson. Ha aggiunto: “La svalutazione della sterlina sulla scia del referendum metterà pressione al rialzo sui prezzi. Ma molto probabilmente ci vorranno un po' di mesi.” Il direttore di retailer and business insight per Nielsen, Mike Watkins, ha affermato: “La competizione per una spesa discrezionale probabilmente aumenterà in quanto ci avviciniamo alla fine dell'anno, per cui i retailer manterranno i prezzi bassi e forti promozioni.” Libri, cartoleria e articoli di home entertainment sono stati l'unica categoria che ha continuato a registrare inflazione con prezzi in aumento del 2.3% rispetto ad agosto dello scorso anno.