Il brand, che debutterà a breve, è stato criticato per essersi appropriato della cultura tradizionale giapponese. L'imprenditrice Kim Kardashian West ha lanciato il suo progetto più recente e forse più ambizioso: una linea di shapewear (o 'solutionwear') in un'ampia gamma di taglie e tonalità chiamata Kimono. Mentre Kardashian West è stata elogiata per l'inclusività e l'ingenuità dell'offerta di prodotti, molti fan hanno contestato il nome, criticando l'appropriazione culturale e la mancanza di rispetto al tradizionale indumento giapponese. Infatti, il 28 giugno, il sindaco di Kyoto, Daisaku Kadokawa, ha scritto una lettera aperta alla Kardashian invitandola a riconsiderare la scelta del suo brand di fabbrica. “Il kimono è un vestito tradizionale etnico promosso nella nostra ricca natura e storia con instancabili sforzi e studi dei nostri predecessori, ed è una cultura che è stata amata e tramandata con cura. Inoltre, è un frutto dell'artigianato e simboleggia davvero il senso della bellezza, degli spiriti e del valore.” La Kardashian non è propriamente il tipo da piegarsi alle pressioni dei social media, ma in questo caso sta facendo un'eccezione: ha infatti annunciato che cambierà il nome della sua prossima collezione, che dovrebbe debuttare a breve. “Essere un'imprenditrice e il capo di me stessa è stata una delle sfide più gratificanti che ho avuto nella mia vita. Ciò che lo ha reso possibile dopo tutti questi anni è stata la linea diretta di comunicazione con i miei fan e il pubblico. Ascolto sempre, imparando e crescendo - apprezzo molto la passione e le varie prospettive che la gente mi porta. Quando ho annunciato il nome della mia linea shapewear, l'ho fatto pensando con le migliori intenzioni. I miei brand e prodotti sono pensati con inclusività e diversità al loro interno e dopo un'attenta riflessione e considerazione, lancerò il mio brand Solutionwear con un nuovo nome.”