I turisti continuano a spendere poco, specialmente in Europa, con gli ultimi dati che mostrano un calo per il mese di luglio, secondo la ricerca condotta da Barclays. La spesa complessiva derivata dal turismo è scesa del 13% a livello mondiale e del 20% a livello europeo, con un precedete calo del 13% e 17% nel mese di giugno. Per quanto riguarda la regione Asia-Pacifico, la Corea del Sud sta diventando sempre più un punto di riferimento per gli shopper cinesi che vedono il Paese come una shopping destination conveniente, sicura, fashion e luxury-focused. Inoltre non vi sono problematiche legate a visti in termini di tempo come invece avviene in Europa. A livello mondiale, i consumatori cinesi hanno registrato il loro quinto mese consecutivo negativo dal 2010. A luglio la spesa cinese è calata del 23% dopo un calo del 18% nel mese di giugno.
Il report di Barclays sostiene che le misure di repressione 'daigou' messe in atto di recente dal governo cinese stanno mettendo ulteriore pressione sui viaggi e sullo shopping all'estero. Daigou è un processo per cui gli shopper cinesi comprano beni di lusso fuori dalla Cina, spesso a prezzi più economici, e poi li inviano a casa dai loro clienti. Altri fattori stanno frenando la spesa da parte dei cinesi, tra cui gli attacchi terroristivi e i cambiamenti in merito ai visti in Europa. Per quanto riguarda l'Europa, la Francia ha registrato un calo nella spesa del 24.3% a luglio, la Germania del 33%, l'Italia del 18.2%. La spesa in Svizzera, che sta lottando con una moneta forte e con l'inflazione, è scesa del 15.4% e in Spagna del 4.2%. Il Regno Unito ha registrato un meno 10.3% e Barclays ha evidenziato che il risultato di luglio è il primo a mostrare l'impatto post-Brexit sulla spesa. Gli shopper stranieri si sono catapultati nei negozi dopo il Brexit in quanto la sterlina è crollata e i prodotti di lusso sono diventati più economici.