Nella ricerca "Global Powers of Luxury Goods" di Deloitte, che prende in esame le 100 maggiori aziende del lusso mondiale, l'Italia è il primo Paese, con 29 società: più del doppio degli Usa. Tenendo conto dei bilanci chiusi entro il 30 giugno 2014, i 100 più grandi operatori di alta gamma del pianeta hanno generato un fatturato complessivo annuale di 222 miliardi di dollari, in aumento del 3,6% rispetto a un anno prima. Più società hanno realizzato una crescita delle vendite a due cifre, ma sono aumentate anche le realtà che hanno subito decrementi a cifra doppia. La società di consulenza aziendale ha individuato un sottogruppo nella top 100, la classifica delle "Fastest 20", cioè le 20 società dal più alto tasso di crescita composito annuale delle vendite dal 2012 al 2014. In testa c'è l'americana Kate Spade, mentre la prima delle italiane è, al terzo posto,Vicini.
Al quinto il brand del menswear Stefano Ricci, seguito dalla società dell'occhialeria Marcolin. La maison Valentino è settima, Moncler guadagna la 13esima posizione. L'Italia è il principale Paese per società "high performer": contribuisce con sei aziende, delle 15 virtuose, che mostrano un rialzo a due cifre sia delle vendite che del margine operativo. Si tratta, in particolare, di Giorgio Armani, Moncler, Liu.Jo, Euroitalia, Stefano Ricci e Vicini. Ira Kalish, capo economista di Deloitte: “Il settore globale dei beni di lusso è destinato a una lenta progressione nel 2016, a un ritmo che molti retailer troveranno deludente.” Il tasso sta rallentando in mercati importanti come la Cina e la Russia, “anche se altri mercati continuano a registrare buone performance e si trovano spazi per interessanti opportunità in tutto il mondo. L'India, ad esempio, sta procedendo rapidamente e il Medio Oriente offre un ulteriore potenziale di sviluppo.” A condizionare gli anni tra il 2015 e il 2020 saranno, secondo gli analisti, le evoluzioni nei comportamenti d'acquisto, l'integrazione nei canali di vendita e la conseguente complessità del business model, il costante aumento del turismo e la crescente importanza dei Millennial.