Amazon ha intenzione di ridurre drasticamente le emissioni di carbonio delle sue attività di consegna. Il gigante dell'e-tail sta infatti lanciando un nuovo programma chiamato “Shipment Zero”. Facendo leva sui miglioramenti dei veicoli elettrici, dei biocarburanti per aviazione, degli imballaggi riutilizzabili e delle energie rinnovabili, Amazon ha fissato un obiettivo di emissioni nette di carbonio pari a zero per il 50% delle sue spedizioni entro il 2030. Shipment Zero è parte di un più ampio obiettivo a lungo termine di Amazon volto ad avere zero emissioni di carbonio per tutte le sue spedizioni ed alimentare il 100% della sua infrastruttura globale utilizzando solo energia rinnovabile. L'etailer sta lanciando Shipment Zero dopo aver trascorso due anni a sviluppare un modello scientifico avanzato per mappare le sue emissioni per fornire ai business teams informazioni dettagliate per aiutarli ad identificare i modi per ridurre l'utilizzo di carbonio nelle loro attività. Amazon possiede già 11 impianti di energia eolica e fotovoltaica in Indiana, Virginia, Ohio, Texas e North Carolina. L'azienda vuole installare almeno 50 pannelli fotovoltaici sui tetti dei suoi centri di evasione ordini e smistamento entro il 2020. Inoltre, Amazon collabora direttamente con i produttori per ridurre gli sprechi di imballaggi e filiere. In queste operazioni, Amazon impiega oltre 200 scienziati, ingegneri e product designers dedicati esclusivamente a studiare nuovi modi per sfruttare le sue dimensioni per la sostenibilità ambientale. “I clienti vorranno sempre più scleta, sempre più velocità di consegna e costi sempre inferiori”, ha affermato Dave Clark, vicepresidente senior delle operazioni globali Amazon, in un post sul blog aziendale. “Riteniamo che i costi più bassi includano il ridurre i costi per l'ambiente in cui viviamo e lavoriamo tutti i giorni.”