Zalando per far si che la moda possa servirsi dell'intelligenza artificiale, dei dati ricavabili da social network e dalle piattaforme e-commerce, ha deciso di collaborare con Google e con lo studio digitale Stinkdigital. Insieme hanno creato Project Muze, un software che dà ai clienti la possibilità di entrare direttamente nel meccanismo creativo della moda, scegliendo un capo perfettamente personalizzato e diventando designer virtuali. L'iniziativa è stata presentata in anteprima in occasione del Bread & Butter di Berlino. L'idea è quella di una moda ispirata direttamente al consumatore e disegnata con un semplice codice-algoritmo direttamente dal tablet, il desktop o lo schermo retroilluminato di uno smartphone. L'esperimento messo a punto con Google prende spunto dalle preferenze di oltre 600 trend setter della moda.
Questi esperti, riuniti da Zalando, hanno risposto a un questionario completo che comprendeva non solo interrogativi su moda, musica, colori e stampe, ma anche indagava su emozioni, gusti personali e idee. Tutti questi input, combinati con le informazioni rintracciabili sui Google Trend Report e con l'esperienza di Zalando in fatto di moda e tendenze, hanno creato il nucleo di informazioni di Project Muze, che poi vengono rielaborate secondo un algoritmo e tradotte in capi d'abbigliamento reali. Basterà quindi utilizzare questo strumento e rispondere a tre domande sul proprio stile. Project Muze tradurrà le informazioni ricevute in un capo di abbigliamento esclusivo, pensato sulla base di esigenze e gusti esclusivi del cliente. Il progetto è ancora in fase di sperimentazione, ma per Zalando questo software potrebbe essere usato per aiutare il consumatore a essere talmente creativo da costruirsi regolarmente un look personalizzato.