Mentre i polici indiani discutono in merito alle regole per permettere ai retailer stranieri di entrare nel Paese, alcuni store online stanno già vendendo abbigliamento scontato di compagnie come Abercrombie & Fitch Co che devono ancora fare il loro ingresso ufficiale nel mercato. Start-up indiane tra cui fashionandyou.com, myntra.com, snapdeal.com, dealsandyou.com, yebhi.com e HomeShop 18 stanno presentando alla classe media Indiana in forte crescita i brand statunitensi mid-market a prezzi scontati di oltre il 50 per cento. Reuters ha intervistato circa due dozzine di retailer online, distributor e funzionari di aziende statunitensi e indiane per cercare di determinare come alcuni dei brand occidentali di abbigliamento piu in voga, tra cui Abercrombie, American Eagle Outfitters Inc e Aeropostale Inc, siano finiti su questi siti web a prezzi di saldo. Nessuna di queste catene americane ha aperto store in India e non hanno licenze ufficiali. Abercrombie e American Eagle hanno dichiarato che i siti web indiani non sono autorizzati a vendere i loro prodotti. “I nostri brand non hanno nessun sito web autorizzato parte terza in nessuna parte del mondo. Tutti i nostri store e siti web sono posseduti e gestiti da A&F direttamente – non abbiamo licenze o franchise,” ha dichiarato Abercrombie. Parte dell'abbigliamento disponibile sui siti indiani giunge da distributori in Asia, Medio Oriente, Europa e Stati Uniti che acquistano merchandise off-season o overstocked e lo vendono in Paesi dopo sperano che la domanda sia maggiore. In altri casi i retailer online acquistano da produttori locali che riforniscono i brand mondiali. “Quello che accadrà se questi brand decideranno di entrare in India, metteranno questi siti nella lista nera,” ha affermato Darshan Mehta, chief executive di Reliance Brands, uno dei principali retailer indiani di brand stranieri. Per le compagnie di abbigliamento in attesa di entrare in India, i retailer online forniscono un utile test per capire il livello di gradimento e approvazione da parte dei consumatori. Ma una volta che le compagnie straniere lanciano i loro business in India, solitamente attraverso joint-venture o accordi di licenza, diventano proattivi nel bloccare vendite non autorizzate e intraprendono velocemente azioni legali per far chiudere questi channel.
