Le compagnie indiane di e-commerce hanno come obiettivo 1 miliardo di dollari. Gli analisti ritengono che l'e-commerce continuerà a prendere quote di mercato ai retailer brick-and-mortar dal momento che le vendite onlne cresceranno tanto da costituire il 4 percento del prodotto interno lordo del Paese entro il 2020. Snapdeal, importante player nell'e-commerce finanziato lo scorso anno da un investimento di 50 milioni di dollari di eBay, entrerà presto in India, e Flipkart, altro gigante dell'e-commerce, prevede una forte crescita entro il 2015. anche se gli investimenti diretto stranieri non sono permessi nell'e-commerce indiano, le compagnie mondiali hanno aggirato la situazione stabilendo una presenza attraverso un marketplace come junglee.com di Amazon, lanciato lo scorso anno a giugno, ed eBay India. Il mercato e-commerce in India ha superato ogni previsione, crescendo dell'88 percento lo scorso anno, secondo i dati di Associated Chambers of Commerce and Industry of India, o Assocham. Il mercato ha raggiunto un valore di 16 miliardi di dollari, dagli 8 miliardi del 2012, e ha idiosincrosie particolari per il mercato indiano. Si tratta di un mercato molto basato su contanti alla consegna, ad esempio, e infatti quasi tutti gli e-tailer, spediscono e il cliente paga dopo. Negli ultimi mesi si è assistito ad un passaggio a consegne entro 24 ore, con alcuni siti che offrono questo servizio gratuitamente come bonus aggiunto per attirare clienti. Anche se vi continuano ad essere molte compagnie di e-commerce che fanno buco – gli studi stimano che su 53 siti di e-commence creati da venture capitalists negli ultimi tre anni, solo 14 sopravvivranno nel 2014 – il mercato sta diventando sempre più sofisticato, con 200 milioni di utenti stimati alla fine dello scorso anno.