Ai negozi di alimentari in Francia sarà a breve vietato di buttare via o distruggere il cibo non venduto, per via di una legge da poco approvata all'unanimità dal parlamento francese. Gli scarti di cibo costano miliardi di Euro ai Paesi di tutto il mondo e sono causa di emissioni gassose e di inquinamento, ma la decisione francese è stata mossa da un altro tipo di problema. Colpita da una forte crisi economica, la Francia vede sempre più persone rovistare in cerca di cibo nei bidoni della spazzatura di fronte ai negozi di alimentari. Secondo la legge, i supermercati francesi dovranno dare il cibo non venduto alle associazioni di carità o donarlo per l'utilizzo come nutrimento per animali o compost. Tuttavia, se la legge farà sì che il cibo vada a chi ne ha davvero bisogno, in termini di rifiuti complessivi, questa mossa sarà più che altro simbolica. Infatti in Francia, 7.1 milioni di tonnellate di cibo sono buttate ogni anno, ma solo l'11 percento proviene dai food retailer. Il grosso è gattato via da parte dei consumatori e dei ristoranti. Nel mondo, circa un 1.3 miliardi di tonnellate di cibo viene buttato via secondo un report del 2013. Le problematiche legate a questa tendenza non sono solo una questione di spreco in un periodo in cui molte persone muoiono di fame. Lo spreco di cibo ha impatti reali sull'ambiente e sull'economia.