Numerosi fashion retailer high-profile statunitensi hanno in programma di espandere le loro operazioni in Europa nonostante i bassi tassi di crescita del continente e la crisi dell’eurozona. Le compagnie statunitensi, tra cui The Jones Group, Tory Burch e Theory, stanno cercando una diversificazione geografica che le protegga da una crisi del loro mercato interno così come in Cina. “Mentre il Brics ed i mercati emergenti offrono enormi opportunità ai luxury brand, i rischi posso essere spesso maggiori quando si entra in un mercato maturo,” ha dichiarato Richard Dickson, chief executive Jones. Jones, proprietario dei brand Nine West, Stuart Weitzman e Anne Klein, ha avuto una presenza ridotta in Europa fino a due anni fa ma ora possiede cinque uffici regionali e a giugno ha acquisito il retailer di calzature Kurt Geiger. “Anche se l'Europa sta chiaramente affrontando un sfide economiche difficile, rimane sempre una enorme base clienti con un potere di spesa non indifferente. È un mercato prioritario, in modo particolare ora che abbiamo acquisito Kurt Geiger,” ha affermato Mr Dickson che ha aggiunto che la decisione di espandersi è in parte giunta dal fatto che milioni di turisti europei volano negli States specialmente per fare shopping dei brand americani. “I brand di prestigio americano hanno un forte appeal in Europa. Tory Burch ha di recente aperto flagship a Londra e Roma con opening in programma il prossimo anno in Germania e Turchia. Theory ha anche svelato progetti di lanciare negozi in Francia e Regno Unito. “Le economie locali fluttueranno inevitabilmente, tuttavia noi abbiamo un out look a lungo termine … per questo Parigi e Londra rimarrano sempre componenti chiave della nostra strategia di crescita,” ha dichiarato Andrew Rosen, chief executive Theory. “I mercati dell'abbigliamento britannico ed europeo sono tra i piu difficili al mondo,” ha dichiarato Richard Hyman, strategic adviser per il retail presso Deloitte.