In occasione del Global Fashion Summit a Copenhagen, l'azienda manifatturiera simbiotica Rubi e il contemporary luxury fashion brand GANNI, hanno annunciato un filato co-creato realizzato con il carbonio mentre il marchio danese fa ulteriori passi avanti nel suo obiettivo di creare capi climaticamente neutri. All'inizio di quest'anno, Rubi ha annunciato la sua partnership con GANNI per lanciare un progetto pilota con il materiale realizzato in carbonio. Questo ultimo annuncio segna la seconda fase della partnership pilota tra i due brand, in cui l'ambizione è quella di creare capi alla moda con il tessuto CO2 realizzato da Rubi. Il fondatore di GANNI, Nicolaj Reffstrup, ha commentato: “Siamo entusiasti di lavorare con Rubi su questo entusiasmante sviluppo di tessuti. L'obiettivo finale è sempre stato quello di riuscire a creare un prodotto veramente neutrale dal punto di vista climatico. Con la tecnologia di Leila e Neeka guidata dal sequestro del carbonio - letteralmente sottraendo carbonio dall'atmosfera e ricavandone un materiale - siamo un passo più vicini a questo obiettivo. Le innovazioni dei tessuti, come Rubi, giocheranno un ruolo cruciale nel portare la moda al punto di decarbonizzazione, ma perché ciò accada i brand devono scommettere, correre dei rischi e investire nelle innovazioni”. Entrambi i marchi hanno ora presentato i primi campioni di filato realizzati con materiali derivati dal ‘sequestro’ del carbonio. Il processo è stato ispirato dalla fotosintesi e dal modo in cui gli alberi respirano CO2. Rubi utilizza processi biochimici alimentati da enzimi su scala industriale per ‘mangiare’ le emissioni di carbonio, creando così materie prime derivate dal carbonio e neutrali rispetto alle risorse. GANNI sarà il primo fashion brand a provare i tessuti realizzati con la tecnologia in attesa di brevetto di Rubi. Ciò sarà ottenuto attraverso una miscela di filato di cellulosa Rubi al 20% e cellulosa industriale standard. La collaborazione fa parte del programma Fabrics of the Future di GANNI, un programma interno dedicato alla ricerca e allo sviluppo di materiali che contribuiranno a informare un'industria della moda più circolare e a basso impatto. Il CEO e co-fondatore di Rubi Labs, Neeka Mashouf, ha aggiunto: “Abbiamo creato Rubi per garantire il nostro futuro planetario ripristinando l'equilibrio ecologico della Terra con catene di approvvigionamento reinventate che sono simbiotiche con il pianeta, a partire dalla moda, che è la terza filiera fonte di CO2 inquinante del pianeta. Quando abbiamo pensato a con chi volevamo collaborare per realizzare i primi materiali utilizzando la nostra tecnologia, GANNI è stata la scelta più ovvia. GANNI è stato determinante nell'aiutarci a colmare il rapporto tra brand e partner di produzione al fine di costruire un futuro in cui interi impianti di produzione possano davvero essere reinventati, a partire dalla nostra tecnologia tessile a emissioni di carbonio a monte.”