In Cina ha sede il secondo centro di ricerca e sviluppo di casa Bmw. Tre laboratori, a Shanghai, Pechino e Shenyang per implementare la struttura tecnologica delle vetture del brand. La Cina è stata scelta in quanto si tratta di un mercato molto attento alla multimedialità presente in vettura, perché la necessità di essere connessi sempre e comunque è diventata una vera e propria esigenza. Tutti sono in rete, tutti sono “social”. È l'interazione che cambia, ecco perché i comandi vocali di cui sopra, sono stati oggetto di un profondo studio. Ma un guidatore così preso dalla multimedialità di bordo, deve essere “tutelato” e “protetto”. Partendo dal presupposto che il traffico in Cina è una questione a parte, il tasso medio di incidenti per numero di veicoli è molto superiore a quello europeo. Non è semplicemente un problema di incoscienza, ma soprattutto di non conoscenza delle regole di base. Nonostante la presenza delle indicazioni stradali, ciascuno tende a preservare il proprio spazio vitale anche a discapito del prossimo. Quindi non c'è da stupirsi se code ed ingorghi siano all'ordine del giorno. Così, il mondo Bmw relativo all'assistenza alla guida, oltre ai dispositivi radar e sensori di vario genere si arricchisce di laser scanner, stereo camere e fotocamere ip. Il primo serve essenzialmente per rilevare gli oggetti che circondano il veicolo. La stereo camera è realizzata in modo tale da simulare la visione binoculare propria degli occhi. Mentre l'ultimo elemento citato, la fotocamera ip, genera un segnale video in forma digitale. Tutto questo rappresenta il mix di componenti elettronici che dovrebbe mettere al riparo anche il conducente più distratto. Anche perché, al di la della guida assistita, l'assistenza al guidatore passa pure dal riconoscere i segnali stradali. Ennesima sfida per gli ingegneri Bmw, perché nel complicato mondo cinese spesso variano da corsia a corsia. Pertanto, come dicono da queste parti, ciò che funziona in Cina può operare senza problemi nel resto del mondo