Per il mondo occidentale, è una cosa molto sorprendente da vedere. Fino a poco tempo fa, uno Starbucks a Riyadh, Arabia Saudita, presentava un cartello con la frase: “Le donne sono pregate di non entrare.” Il cartello nello specifico è stato affisso dopo la rimozione della parete che separava la zona per gli uomini da quella per donne e famiglie. Questo fatto è stato notato dal mondo dei social media da pochi giorni, quando qualcuno ha tweettato appunto che "#Starbucks store a Riyadh ha rifiutato di servirmi solo perchè sono una DONNA e mi hanno chiesto di mandare al mio posto a prendere le ordinazioni un uomo.” Altri a quel punto hanno inziato a tweettare il cartello ed è nata un fermento su Twitter, Facebook e altri social media. “Surreale. Starbucks in Arabia Saudita si rifiuta di servire le donne.” ha twittato Muhammad Lila Manar M, seguito da un confronto tra il cartello in questione e i cartelli relativi alla segregazione negli Stati Uniti di decenni fa.
Starbucks ha emesso la seguente dichiarazione alla CNN: “Da Starbucks, ci atteniamo ai costumi locali fornendo entrate separate per famiglie e per single. Inoltre tutti i nostri store forniscono le stesse caratteristiche, servizi, menu e posti a sedere per uomini, donne e famiglie.” Pochi giorni fa un aggiornamento: “Starbucks accoglie con piacere tutti i clienti, comprese donne e famiglie, affinchè possao godersi la Starbucks experience. Abbiamo collaborato con le autorità locali per ottenere l'approvazione a rinnovare uno dei nostri store a Jarir, che venne inizialmente realizzato senza parete divisoria per separare uomini da donne e famiglie. Ciò significa che in origine in questo store si potevano recare solo gli uomini. Ed era l'unico di questo genere. Adesso, grazie a questo accordo con le autorità, siamo lieti di comunicare che lo store ora è accessibile a uomini single da un lato e a donne e famiglie dall'altro.”