Quando si tratta di preferire fare shopping in-store rispetto al farlo online, l'atmosfera del negozio è fondamentale. Il settantotto percento degli shoppers a livello mondiale ha dichiarato che una piacevole atmosfera in-store è un fattore chiave nella decisione di scegliere l'in-store rispetto all'e-commerce, secondo uno studio condotto dalla compagnia di in-store media solutions Mood Media. La musica è stata considerata il fattore numero uno per migliorare il mood di un acquirente in-store, con un impatto complessivamente positivo sull'85% degli shoppers. E per contro il 57% delle persone si disimpegna con un brand se questo fa scelte musicali scadenti. Lo studio “Elevating the Customer Experience: The Impact of Sensory Marketing,” ha esplorato l'impatto dell'atmosfera di un negozio - compresi gli elementi sensoriali – sulla shopping experience complessiva, nonché su ciò che guida determinati comportamenti dei clienti, come il tornare in un negozio o l'effettuare un acquisto. Ha esaminato oltre 10.000 consumatori in 10 Paesi in tutto il mondo, inclusi gli Stati Uniti. I punti salienti specifici degli shoppers statunitensi del nuovo studio Mood comprendono:
- Fattori tattili: il 43% dei consumatori statunitensi ha affermato che “la possibilità di toccare, sentire e provare il prodotto” è la cosa che piace di più nello shopping in-store, anche il fattore numero uno citato dagli intervistati di tutto il mondo.
- Un'atmosfera piacevole con attenzione ai dettagli: l'84% ha affermato che l'atmosfera piacevole in negozio (con musica, immagini e profumo) è un fattore chiave nel decidere di effettuare acquisti in negozio rispetto all'online. Questo dato arriva in Spagna all'89%, in Cina all'88% e nel Regno Unito all'86%.
- La musica influisce sui tempi di sosta nello store: il 45% ha trascorso più tempo in un negozio rispetto a quello che avrebbe altrimenti fatto, visto che ha “apprezzato la musica”, che si allinea con il risultato globale del 46%.
- Ispirazione visiva: il 43% ha dichiarato di essere stato influenzato dagli schermi digitali in-store, in linea con i risultati globali.
- La personalizzazione stimola le vendite e l'affinità al brand: “Sentirsi come se l'esperienza fosse stata personalizzata su di se” quando si fa shopping ha reso il 41% degli intervistati “più propensi a voler comprare qualcosa” e il 45% a pensare di “voler tornare”.
“Coerentemente con il nostro studio '2017 State of Brick & Mortar', abbiamo scoperto che il negozio fisico rimane importante per la maggior parte delle persone in tutto il mondo, con l'elemento esperienziale che gioca un ruolo importante nella decisione dei consumatori di scegliere l'in-store rispetto all'e-commerce,” ha dichiarato Scott Moore, global senior VP del marketing e creative content per Mood Media. “Mette inoltre in evidenza che i business 'fisici' devono dare ai consumatori una ragione per alzarsi dal divano e andare nel negozio, e parte di questa ragione sta nel fornire loro un'esperienza sensoriale elevata.”