Le compagnie continuano ad essere ai posti bassi della classifica delle istituzioni mondiali quando si parla di sostenibilità, anche se alcune – per lo più le solite – crescono rispetto alle altre, secondo un'indagine recente. Secondo il report 2013 Sustainability Leaders, prodotto insieme da GlobeScan e SustainAbility, il settore privato sorpassa solo i governi nazionali di tutto il mondo quando si tratta di affrontare efficacemente le sfide di sostenibilità. Tuttavia un gruppetto di compagnia – e una in particolare – sono invece molto partecipi. Unilever continua ad essere la compagnia numero uno come sostenibilità e ultimamente ha ancora migliorato il suo livello, secondo l'indagine, basata su sulle risposte di 1,170 “esperti qualificati di sostenibilità” intervistati all'inizio dell'anno. Le compagnie sono state nominate su una base top-of-mind – che significa che questi esperti hanno dovuto indicare le compagnie leader nella sostenibilità ma senza avere una lista da cui scegliere. Un'altra compagnia top è Patagonia, alla posizione numero due della classifica, con un netto miglioramento rispetto allo scorso anno. Interface e Walmart completano le prime quattro, con altre 10 compagnie raggruppate con simili punteggi: GE, Marks & Spence, Puma, Nike, Coca-Cola, Natura, IBM, Google, Nestlé e Novo Nordisk. Oltre a indicare nomi di aziende, agli esperti è stato chiesto di includere alcune parole sulla ragione della loro scelta. “Impegno per i valori di sostenibilità” è stata la ragione principale citata. Trasparenza e comunicazione, integrazione tra core business model e ambiente, riduzione dei rifiuti e dell'utilizzo di acqua sono cresciuti di importanza nel 2013.